Noi siamo infatti abituati ad applicare giudizi ed etichette ad ogni cosa: questo è bello, questo è brutto, questo è giusto, questo è sbagliato, questo è buono questo è cattivo, questo si può fare, questo no. L'attenzione non giudicante è, appunto, un'attenzione in cui si rinuncia deliberatamente ad applicare etichette e giudizi all'oggetto della nostra attenzione. Con la Mindfulness ci si "allena" ad applicare un'attenzione nuda, diretta, senza filtri, a ciò che è, nel momento in cui è, esattamente come viene percepito.
L’addestramento che porta a sviluppare la capacità di raggiungere un’attenzione consapevole e non giudicante avviene attraverso una serie di esercizi di tipo meditativo.
Ci sono due tipi di pratiche di consapevolezza, entrambi molto importanti: 1) la pratica formale; 2) la pratica informale.
Impegnarsi nella pratica formale significa ritagliarsi del tempo ogni giorno per mettersi seduti, in piedi o sdraiati, e concentrarsi sul respiro, le sensazioni corporee, i suoni e altri sensi, o sui pensieri e le emozioni. La pratica informale comporta invece di portare la piena consapevolezza nelle attività quotidiane, quali mangiare, lavarsi, fare ginnastica, leggere, svolgere le faccende domestiche.