Il disturbo post-traumatico da stress (DPTS) a Vicenza | Dr. Roberto Gava
"L'uccello che sia stato invischiato in un cespuglio, prende a dubitare, con l'ali tremanti, d'ogni altro cespuglio che veda" (Shakespeare)
Il Disturbo Post-traumatico da Stress (DPTS) è l'insieme delle forti sofferenze psicologiche che conseguono ad un evento traumatico, catastrofico o violento. È proprio la presenza, nella storia della persona, di un trauma a contraddistinguere il DPTS e, dunque, a differenziarlo da altre sindromi. L'evento stressante in grado di provocare un Disturbo Post-traumatico da Stress viene generalmente definito come un evento straordinario al di fuori delle comuni esperienze esistenziali, in grado di provocare una grave reazione di paura in chiunque (terremoti, incendi, nubifragi, incidenti stradali, abusi sessuali, atti di violenza subiti o di cui si è stati testimoni, attentati, azioni belliche, ecc.).
I principali disturbi accusati dalla maggior parte delle persone possono essere divisi in tre raggruppamenti sintomatologici. Nel primo gruppo vengono considerati i sintomi legati al ripresentarsi del vissuto traumatico. Chi soffre di DPTS rivive persistentemente l'evento traumatico (flashback) attraverso ricordi angoscianti, incubi notturni o fantasie ad occhi aperti. Quando la persona si trova esposta ad eventi e situazioni che assomigliano o simbolizzano un aspetto dell’evento traumatico (per es., l’anniversario dell’evento traumatico, entrare in ascensore per una donna che è stata violentata in un ascensore, ecc.) può manifestare un intenso disagio psicologico o una marcata reattività fisiologica. Il secondo gruppo di sintomi è legato alla difesa dal ritorno delle emozioni traumatiche. La persona cerca di evitare di pensare al trauma o di essere esposta a stimoli che possano riportarglielo alla mente; a volte può essere incapace di ricordare aspetti importanti dell'evento traumatico. Inoltre può presentare una marcata riduzione dell’interesse o della partecipazione ad attività precedentemente piacevoli, o sensazioni di distacco o estraneità nei confronti delle altre persone, o marcata riduzione della capacità di provare emozioni. Il terzo gruppo di sintomi è legato ad uno stato di allarme ansioso con aumento dell’attivazione psicofisiologica (arousal). Questi sintomi comprendono la difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, la difficoltà a concentrarsi, l'ipervigilanza ed esagerate risposte di allarme.
"Credere che l’uomo sia l’autore del suo destino non vuol dire negare che possa essere drammaticamente limitato dalle circostanze. Ho visto troppi giovani sfortunati, alcuni dei quali morire letteralmente di fame in quel deserto di polvere oppresso dalla depressione, per non essere consapevole delle loro tragiche limitazioni. Chiaramente le circostanze non permettevano loro molte delle cose che avrebbero voluto fare; ma, ciò nonostante, questo non vuol dire che fossero vittime delle circostanze. Per quanto fosse stato loro negato, c’erano ancora un’infinità di possibilità a loro disposizione”.
- George Kelly
Altri problemi che si associano spesso a questo disturbo sono ansia, depressione, senso di colpa, problemi coniugali e sul lavoro. Tra le complicazioni più frequenti va infine ricordata la tendenza all’abuso di alcol, sostanze stupefacenti o farmaci, con significato autocurativo per alleviare il disagio. La diagnosi di DPTS necessita che i sintomi siano sempre conseguenza di un evento stressante, ma l’aver vissuto un’esperienza stressante di per sé non genera automaticamente un disturbo post-traumatico. Si parla di disturbo quando la persona, a causa dei sintomi provocati dal trauma, vede il proprio funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti della vita quotidiana compromesso in maniera significativa.